Allora si va al mare

E così arriva il momento. Ogni anno finisco per andarci sempre più tardi, e pensare che da piccola iniziavo a giugno e passavo mesi sulla spiaggia.
Il mare è sempre quello, lo stesso stabilimento, lo stesso bar, restaurato più volte, con lo stesso proprietario. Adesso pero’ si è aggiunto anche un piccolo barettino direttamente sulla spiaggia, così che un caffè te lo puoi conquistare ancora bagnato, in costume e con la pelle piena di sale.
Questo posto è un po’ una terra di nessuno, a metà tra i fighettini di forte dei marmi, con ombrelloni che sembrano tende nel deserto, separati da chilometri di sabbia senza orme, pronti a riparare dal sole costumi firmati e cappelli un po’ retro’, e il mare più abbordabile di viareggio, con file e file di sdraio che se qualcuno si addormenta e russa è la fine, ma lamentati pure tanto il prossimo anno andiamo in grecia.
In riva al mare, tra i bambini in agguato ad ogni angolo, c’è lo struscio dell’estate.
Se ti senti di buonumore puoi provare a fare una passeggiata, sfilando davanti a gruppetti di commentatori che invece di appoggiare gli occhi su un libro preferiscono buttarteli addosso, senza tanti problemi.
Passi per i ragazzi, se non fosse che ti seguono accuratamente con lo sguardo facendo ben attenzione a non perdersi l’altro lato, ma le più feroci sono le ragazze che con una frettolosa occhiata ti appiccicano addosso il difetto del giorno. Oggi vi sentite perfette? Allora sarà il vostro costume ad essere irrimediabilmente fuori moda.
Se dopo aver camminato o nuotato avete fame, con una buona dose di coraggio e qualche spicciolo potete provare a fare merenda con uno dei bomboloni dei venditori ambulanti. Crema o cioccolata. Ma non chiedetemi che fine ha fatto chi è stato visto mangiarne uno sotto il sole delle cinque.
La sera arriva sulle famiglie che corrono a preparare la cena, ragazzi che fanno piani per la serata e adolescenti che, come noi tanto tempo fa, progettano di scappare dalla finestra, ma chissà se lo faranno.
Noi volevamo fuggire da compagnie annoiate e un po’ viziate, verso locali dai nomi bisbigliati che sembravano mitici e irraggiungibili. Loro si danno appuntamenti telefonici per chiamare in riva al mare l’altro capo del mondo.
Quando se ne vanno tutti, la spiaggia ridiventa quello che è, sabbia a perdita d’occhio con le montagne, incredibilmente vicine, alle spalle.
Rimane solo da scrollare l’Ipod. Adesso scegliere una canzone è di per sé un autogol, lo so. Ma tanto, ormai, non c’è più nessuno a guardarmi.

Musica: Editors, Smokers Outside The Hospital Doors

10 Commenti a “Allora si va al mare”

  1. I. scrive:

    “Passi per i ragazzi, se non fosse che ti seguono accuratamente con lo sguardo facendo ben attenzione a non perdersi l’altro lato”

    si si si si si… lo faccio sempre anche io… che c’è di male? se non ne approfitti d’estate per lucidarti gli occhi quando lo fai???????? ahhahahahahah

  2. Sara scrive:

    C’è di male che così d’agosto sono tutti perennemente a dieta e quando all’una io muoio di fame non trovo nessuno che mi faccia compagnia per pranzo… :-)

  3. I. scrive:

    e chi ha detto che un culo secco è bello? naaaaa
    w la pappa buona e i pranzi abbondanti…
    che tanto se una non è gnocca unside non è certo la dieta a renderla più appetibile.
    e le donne con 0 paranoie poi sono quelle più belle.

  4. Mil scrive:

    Seeee… Dite tutti così, ma poi…

    M.

  5. Alex scrive:

    Soprattutto conc ordo sul viva la pappa buona. D’estate poi specie se all’aria aperta è ancora più buona!
    Chi sa perché mi è venuto in mente questo pensiero mentre ascolto la replica della musicland di ieri sera sulla mia web radio… Ma… Che strane associazioni…
    A proposito di pappa all’aria aperta, domani sera pizza al piccolo mondo… e martedì penso di andare in quel di pontecosi a farmi una bistecchina.
    Unica cosa strana Sara è che in questo post hai fatto riferimento ai bomboloni e non ai gelati… come mai?

  6. I. scrive:

    MIL, fidate ao’! ;-)

  7. ETR500 scrive:

    I bomboloni di Viareggio-Lido di Camaiore sono fantastici, sicuramente più tipici dei gelati.
    Gli ambulanti li trasportano in enormi ceste di vimini con grossi manici, che appoggiano sulla spalla ottenendo una specie di tracolla.
    E io, le rare volte che vado al mare, se mi trovo in quella zona e me ne capita uno a tiro, non me lo faccio sfuggire. Me lo gusto alle cinque (perfetto: è l’ora del tè!) così come a qualsiasi altro orario… e sono ancora vivo, con il sistema digerente in perfetto stato :)

    Buon appetito :)

    In sottofondo: la sigla de “Il pranzo è servito”

  8. Sara scrive:

    ALEX: Eheheh. Forse perché in radio finisco sempre a citare qualche dolciume… E poi abbiamo gli ascoltatori che ci viziano. Ci portano di tutto. Ieri La Banda Del Gobbo è arrivato sotto la radio con due fantastici gelati per me e per Steve…

    ETR500: Il tuo sistema digerente è composto di materiale alieno, lo sanno tutti, è un x-file :-)

  9. Alex scrive:

    Meglio il gelato o la torta di more? Questo fu il dilemma… :D
    PerPontecosi niente da fare, per quest’anno si salta.
    Buon Ferragosto a tutti.

  10. Alex scrive:

    Dimenticavo… a me non piacciono i dolci, però per fare un po’ di invidia a Sara e Ste… ognitanto ci si sacrifica. :D